COMPLESSO ALBERGHIERO A SUPPORTO DEL CENTRO CONGRESSI DI VILLE PONTI, VARESE
2004
progetto 2° classificato (80 partecipanti)

soggetto promotore
CAMERA COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI VARESE

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE

gruppo di lavoro
archh CLAUDIO e CARLO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI, ANTONELLA MIRAVALLE, FABIO BEZZECCHI, ALESSANDRO LATERZA, LUCA COMPRI
consulenti
impianti e strutture D’APPOLONIA SPA, prof ing ANDREA DEL GROSSO

slp 10500 mq / 151 camere / autosilo 200 auto

recensioni
Varesefocus 3/2005;
AL Architetti Lombardi 7/2005
Catalogo Attraversamenti 2009

mostre
Attraversamenti 2009, Biennale di Architettura, Spoleto

La collina è valorizzata, ma anche condizionata, dalla bellezza di un sistema di ville e parchi storici che accolgono il Centro Congressi di Ville Ponti. L’ambito di intervento è diviso in due da un filare di pioppi. Il lato a valle è sopravvissuto alle costruzioni residenziali che hanno aggredito il colle. L’area a monte, la più pregiata e suggestiva, confina coi parchi, le ville ed il borgo storico. Un filare di pioppi funge da baluardo della qualità antropologica e vegetale della vetta del colle. L’edificio, inserito a cavallo della quinta vegetale, percorre destini architettonici differenziati sui due lati. Verso il colle, una cortina lunga e sottile protegge ciò che è rimasto del borgo storico e trattiene, come una diga, il declivio del terreno. La copertura, erbosa, si interseca con il parco e si trasforma in espressione orografica. Provenendo dalle Ville Ponti, difficilmente si distingue la linea di confine tra l’orografia naturale e le nuove colline artificiali. Sotto la copertura ondulata si trova il piano nobile che accoglie i saloni a giorno ed il ristorante circondati, al di là di vetrate ininterrotte, dalle ampie terrazze pavimentate in legno da cui si apprezza la bellezza del luogo. I pedoni potranno accedere direttamente al livello alto, ove si trovano i saloni comuni e le sale conferenze. L’altro brano di edificio, quello esterno, si adegua al contesto e si limita a completare l’impianto urbano esistente. Due corpi di collegamento, uno completamente vetrato (la hall-reception) ed uno a ponte (le cucine), collegano tra loro l’edificio interno e quello esterno.