CENTRO CIVICO INTEGRATO: SALA POLIFUNZIONALE, BIBLIOTECA, ARCHIVIO, MUNICIPIO. SICOMARIO
2013
progetto segnalato (137 partecipanti)

soggetto promotore
COMUNE DI SICOMARIO

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE

gruppo di lavoro
archhCLAUDIO CASTIGLIONI. LUCA COMPRI, CARLO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI con LUCA BOLDETTI, PIETRO BRICCHI, CLAUDIA CARAMEL, CAMILLA FRATTINI, LISA ZOIA, MARCO ZANINI

slp 1410 mq

Pianura e corsi d’acqua sono i protagonisti incontrastati del paesaggio agricolo padano. Rimandano ad ulteriori immagini coerenti e conseguenti: i campi, i filari alberati, le cascine; queste ultime sono i capisaldi del territorio, ci consentono di orientarci, affermano la nostra appartenenza culturale ed i valori su cui si fonda: la casa, la famiglia, la comunità operosa. La confusa edificazione degli ultimi decenni, circondando e soffocando i borghi storici, ha compromesso questi secolari significati. Ma le cascine, a differenza dei centri abitati, hanno conservato maggiore integrità, sopravvivendo all’asfissia delle periferie che hanno compromesso il rapporto campagna / borgo. Il progetto si rifà alla tipologia rurale della cascina e della corte. L’area di intervento è a margine dell’abitato. Confina a sud con un parco pubblico che è tutt’uno con la piazza pedonale delimitata dal nucleo storico e dalla chiesa. Lo spazio pubblico pedonale ha una forma chiara ed efficace. Questo spazio, grazie al nuovo centro civico, viene delimitato e suggellato anche a nord come luogo collettivo a tutto tondo (verde, piazza, centro civico, chiesa). Nel nuovo centro civico si raccolgono i cittadini prima di accedere al teatrino, alla biblioteca, agli spazi di ritrovo per tutte le fasce di età, ai servizi sanitari e sociali, agli uffici amministrativi comunali. L’asse urbano lungo cui si organizza il sistema composto dal centro civico, dal parco e dalla piazza non si chiude qui, attraversa tutto l’abitato, solca la campagna e raggiunge il fiume.  E’ ben evidente la matrice urbanistica storica lungo cui si è sviluppato questo territorio di cui l’intervento in progetto rappresenta il suggello al lato opposto del fiume. L’organismo architettonico è suddiviso in tre blocchi costruttivamente autonomi ma funzionalmente sinergici dei quali la copertura rappresenta la sintesi formale e simbolica: una grande zolla di terreno suddivisa in campi “coltivati”.  I sottostanti tre corpi edilizi sono semplici e regolari parallelepipedi. Le strutture del municipio e della biblioteca sono identiche. La campata strutturale del teatrino/sala consiliare è leggermente superiore per ottimizzare la visibilità verso il palcoscenico. La semplicità geometrica è garanzia di costi e tempi di costruzione contenuti.