CONCORSO PER IL NUOVO POLO SCOLASTICO COSTITUITO DA SCUOLA ELEMENTARE, SCUOLA MEDIA, PALESTRA. CAIRATE
2014
progetto 1° classificato (47 partecipanti)

soggetto promotore
COMUNE DI CAIRATE

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE

gruppo di lavoro
archh CLAUDIO CASTIGLIONI, LUCA COMPRI, CARLO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI con LUCA BOLDETTI, CLAUDIA CARAMEL, CAMILLA FRATTINI, LISA ZOIA, MIRCO ZANINI

slp 8000 mq

L’area destinata ad accogliere le scuole presenta sia difficoltà sia opportunità. La collocazione, marginale rispetto al centro del paese, può apparire pregiudizievole ma in realtà, guardando con attenzione, si scopre che questo sito ha la possibilità di assurgere ad un ruolo superiore grazie alla presenza di altri  servizi collettivi: campo da calcio, cimitero, monumento ai caduti, viale delle rimembranze. Questo significa attestare un “nuovo” polo civico al termine dell’asse lineare che fuoriesce dal paese. L’insediamento scolastico suggella questa opportunità denotandosi come porta di accesso al paese e favorendo la formazione di nuova piazza civica laddove oggi si esiste un modesto incrocio viario. Il nuovo complesso si conforma come un portale che incornicia la direttrice da e verso l’abitato, punto di incontro e scambio “ideale” tra paese e campagna. La scuola stessa è un sistema “double face”: piazza urbana verso l’abitato e spazi verdi e per il gioco verso la campagna. Il tema architettonico dominante è offerto dalla linea orizzontale dei solai di copertura che si raccordano anche verticalmente tra loro e con il terreno. Lo skyline si armonizza con il profilo sinuoso del paesaggio. Le linee si estendono, si innalzano oppure scavano il territorio, analogamente al profilo delle colline circostanti. L’edificio non è semplicemente appoggiato sul suolo ma realizza con esso un rapporto organico, quasi sensuale. Le due strutture scolastiche propongono due diversi livelli di rapporto con l’intorno, tanto quanto accade ai due livelli del percorso educativo. La scuola elementare è più protetta ed introversa (e perciò parzialmente “raccolta” nel terreno); la scuola media è più curiosa ed aperta verso l’intorno sociale e paesaggistico. La palestra, in virtù di un auspicabile utilizzo urbano, si affaccia sulla piazza tramite un ingresso mediato da una gradinata dedicata alle attività all’aperto. In questo caso la scelta di utilizzare una struttura in legno va oltre i noti vantaggi (velocità, efficienza energetica, industrializzazione e sostenibilità)  per unirsi al valore educativo e propedeutico di rispetto dell’ambiente e di proposizione di una cultura del costruire che supera il pregiudizio speculativo di cui è affetta per ritornare, come un tempo, ad essere testimonianza della qualità culturale e civica di un popolo.