LE AREE VERDI E DELLO SPORT AL POLITECNICO DI BOVISA
1991

committente
POLITECNICO DI MILANO

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE

gruppo di lavoro
arch.ti VITTORIANO VIGANÒ, CLAUDIO CASTIGLIONI, ROBERTO MASCAZZINI, CARLO MORETTI, NATALE PALAVEZZATI, FULVIO VALSECCHI

sup circa 100.000 mq

recensioni
Vittoriano Viganò, una ricerca e un segno in Architettura (ed Electa 1994)
Lotus 71
Quaderni del dipartimento di progettazione dell’architettura 11/1990

Il progetto degli spazi aperti e verdi è quota parte dell’auto-progetto redatto dal Politecnico di Milano per il proprio insediamento alla Bovisa. L’intendo è, attraverso gli spazi aperti, di dare senso ed unità ad un master plan (predisposto da un numeroso gruppo di docenti della Facoltà di Architettura) assimilabile più ad una lottizzazione immobiliare  che ad un programma urbanistico. Con il progetto degli spazi aperti  si tenta sia di conferire unità formale all’intero intervento, sia di istituire relazioni con l’intorno urbano. Lo spazio aperto è immaginato come un “tappeto” ambientale e funzionale che soddisfa una serie di obiettivi: _“monumentalizzare” le preesistenze storiche e morfologiche che caratterizzano, anche poeticamente, il luogo (i gasometri, il grande arco disegnato dal rilevato della ferrovia); _attribuire “singolarità tipologica”  ai nuovi manufatti; _ricucire  la cesura del recinto ferroviario unificando il campus universitario con i quartieri residenziali periferici; _conferire “unitarietà” alle piazze intercluse tra gli edifici del nuovo insediamento. Sotto il rilevato ferroviario si insinua una grande platea quadrata che riunisce i campi sportivi, lo stesso rilevato ferroviario si trasforma in cortina abitata con spogliatoi per gli impianti sportivi, laboratori, uffici e attività sociali a servizio sia delle facoltà universitarie, sia della città.