IL BORGO SOSTENIBILE INTERVENTO DI HOUSING SOCIALE, MILANO FIGINO
2009-2010
progetto 1° classificato pari merito
115 partecipanti al concorso internazionale in due fasi

soggetto promotore
FHS POLARIS

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE

gruppo di lavoro
archh CLAUDIO CASTIGLIONI, PAOLO FAVOLE, LUCA COMPRI, ROBERTO MASCAZZINI, CARLO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI con LUCA BOLDETTI, OMAR PICCIOLI, CRISTIAN MELETTO, LAURA MANTEGAZZA, CLAUDIA CARAMEL, LISA ZOIA, JURIJ BARDELLI, MATTEO POLESSO
consulenti
strutture in ca ed in legno ing GIANNI PIANTATO
energy concept NRG ing ALESSANDRO GIULIANI

slp 27500 mq

recensioni
Nuove forme per l’abitare sociale, catalogo del concorso a cura di Fondazione Housing Sociale, Polaris, Abitare Sociale 1
Progettare 01 14

Il concorso riguarda la realizzazione di un insediamento di housing sociale: oltre trecento appartamenti comprendenti abitazioni-studio per professionisti e piccoli artigiani, alloggi per anziani, famiglie solidali e “mamme di giorno” in grado di accudire ai bambini del vicinato, spazi commerciali, di socializzazione e svago, un borgo assistito dedicato all’accoglienza ed al sostentamento domiciliare degli anziani. La principale nota distintiva del progetto risiede nell’impianto urbanistico ispirato dalla reiterazione di corti aperte che si attestano sulla strada centrale del borgo storico di Figino. Il nuovo insediamento ridisegna, come una cerniera, il confine tra borgo e campi riscoprendo il rapporto, cancellato negli ultimi decenni, tra paese e campagna.  Le corti si aprono sulla strada centrale del nuovo borgo mentre, tra i nuovi isolati, si intercludono ulteriori cortili alternativamente aperti verso il borgo (piccole piazze) e verso i campi (giardini ed orti). La strada, le piazzette ed i giardini compongono una rete permeabile di spazi pubblici pedonali di cui, l’alloggio, rappresenta l’approdo al termine della modulazione spaziale che, partendo dallo spazio pubblico, attraversa le corti condominiali semiprivate per concludersi nello spazio abitativo privato. La strada centrale rappresenta il luogo di scambio e connessione del sistema, vi si affacciano le funzioni pubbliche, commerciali e lavorative. Non si tratta di un’asse monumentale e rappresentativo, bensì di un percorso informale che intercetta le funzioni vitali della comunità. Le corti, aperte, si fronteggiano attraverso il corso pedonale facendo confluire tra loro i rispettivi spazi. Corpi edilizi più bassi fiancheggiano la strada segnando il margine tra spazio pubblico e spazio semi-pubblico. Agli estremi contrapposti dell’asse stradale si attestano la piazza civica (di cui Figino è attualmente priva) e la piazza ecologica. Le due nuove piazze, quella religiosa esistente e le nuove piazzette intercluse tra le corti, disegnano un sistema di forze atto a rinnovare quei percorsi che, già anticamente, aggregavano le corti contadine. Il linguaggio architettonico è dato da forme fluide, estese dalla pianta all’alzato, dolci modulazioni che vanno dall’attacco a terra (assimilato per materiali alla pavimentazione così che, la strada, si rafforzi nell’architettura e viceversa) all’attacco al cielo: lo skyline (un tetto origami dal profilo movimentato e irregolare). La fluidità si diffonde sulle facciate che, prive di gronda per non interrompere la continuità tra le superfici di diversa inclinazione, sono interamente lavate dalla luce. La distribuzione degli alloggi varia a ciascun piano e riporta in facciata aperture e sfondati disposti in modo irregolare e movimentato. La matrice distributiva degli alloggi è costante ma l’articolazione tipologica disegna facciate sempre diverse, come un “basso continuo” sul quale ogni corte, ogni corpo, ogni facciata può “suonare” in modo autonomo ma referenziato. La costruzione è in legno ed assemblata a secco. Si avvale di un sistema completamente modulare e prefabbricato (moduli bagno compresi). La tecnologia fortemente ecocompatibile si configura in classe A energetica La maglia strutturale, arretrata, offre elevata flessibilità distributiva e libera la facciata da vincoli strutturali.