APPALTO-CONCORSO PER LA RICOSTRUZIONE DEL TEATRO D’OPERA CARLO FELICE, GENOVA
1981
progetto ammesso al 2° grado di concorso

soggetto promotore
COMUNE DI GENOVA

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE E DEFINITIVO

gruppo di lavoro
archh VITTORIANO VIGANÒ, CARLO e CLAUDIO CASTIGLIONI, MARIO BACUZZI, KATA CACCINI, MASAHIRO MATSUNO, GINO SALATINO, ALBERTO ZIPOLI
consulenti
strutture ing SILVANO ZORZI IN.CO. SPA
impianti INTERTECNO SPA
scenotecnica arch TITO VARISCO
acustica prof NELLO MORRESI
artista per il proscenio GIÒ POMODORO
impianti di scena DECIMA SPA
Impresa capocommessa BINDA & C SPA

vol 200.000 mc

recensioni
A come Architettura, Vittoriano Viganò, Electa 1992
Zodiac 16/1996

mostre
A come Architettura, Vittoriano Viganò; Politecnico di Milano, 05 1991

Permeabilità ed impermeabilità alternano il rapporto tra il teatro e la città: le trasparenze dell’abside offrono alla vista gli ambienti di lavoro teatrale che avvolgono lo spazio scenico vero e proprio. I pieni della navata interpretano l’impermeabilità fra città e sistema ricettivo teatrale (la sala ed in parte i foyer). I pieni fanno da contrappunto neutrale ai reperti neoclassici (il Pronao e il Portichetto) unici sopravvissuti dell’architettura del Barabino. Tanto più il Carlo Felice, per la distruzione bellica, per la mutata contestualità urbana e per la nuova e pesante domanda funzionale, non può che essere un nuovo soggetto della città, tanto più appare plausibile l’affermazione della organizzazione del suo spazio interno nella logica del tipo storico e dei suoi pertinenti modi di fruizione storica. La scelta è metodologica, interpreta cioè una connotazione del teatro lirico all’italiana che è da considerarsi una “permanenza o invariante”: la cortina a palchi, di forma ciclica ed avvolgente, uno spazio atto a quel vissuto rappresentativo e comunicativo che è tipico del teatro lirico all’italiana nella sua risoluzione a palchi; la platea piana e a uso flessibile. Il progetto interpreta queste tesi con: la platea per 1200 posti. La metà anteriore della sala ha pavimento mobile, consentendo un utilizzo differenziato: spettacoli, estensione della scena nella sala per grandi coreografie, feste in platea, ecc; la“cortina di sala” Una superficie cilindrica levitante sulla platea e costituita da 128 palchi capaci di 800/1400 persone; il foyer (700 mq) a contatto diretto con la platea, di cui può divenire parte agente nella logica di flessibilità di cui si è detto.