VALORIZZAZIONE DEL RUOLO TERRITORIALE DELL’IPPODROMO DI ABRUZZO PER LA REALIZZAZIONE SI UN CENTRO TURISTICO SPORTIVO CON ANNESSO IPPODROMO, S GIOVANNI TEATINO
2010

committente
IPPOINVEST SRL

attività svolte
PIANO ATTUATIVO

gruppo di lavoro
prof ing GIANLUIGI SARTORIO, archh CARLO e CLAUDIO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI, con MAURIZIO COLOMBO, CRISTIAN MELETTO, LUCA BOLDETTI

sup area 260000 mq; slp 39000 mq

Il piano prende atto dell’efficienza e del buono stato manutentivo degli impianti connessi all’ippica nonché delle strutture di accoglienza e di ricreazione rivolte pubblico e comprendenti ampi parcheggi e percorsi pedonali e ciclabili immersi in un ambiente naturale di notevole pregio ambientale e paesaggistico. L’impianto si trova a meno di un chilometro, in linea d’aria, dal centro urbano di S Giovanni Teatino ma, il potenzialmente breve percorso, intercetta a circa metà della pista di decollo/atterraggio l’area di pertinenza dell’Aeroporto d’Abruzzo. La struttura aeroportuale è forse l’elemento più appariscente ma non è la causa principale del “sistema di criticità” che tormenta l’assetto urbanistico dell’area che è parte del più ampio sistema insediativo del comprensorio di Pescara e di Chieti. Infatti l’Ippodromo d’Abruzzo è separato dal nucleo centrale dell’abitato maggiore da una striscia di territorio densamente urbanizzata e percorsa da un fitto fascio di importanti infrastrutture tra loro tra loro parallele. La comunità di San Giovanni Teatino ha rifiutato l’interpretazione deviante applicata al proprio territorio nel passato ed ha deciso di “invertire la rotta” riscoprendo, valorizzando e riqualificando lo sviluppo trasversale alla valle del fiume Pescara fino a ricongiungere il nucleo originale di San Giovanni Teatino con la  riva destra del fiume Pescara proprio in corrispondenza dell’ippodromo. La nuova società di gestione dell’ippodromo ha rilanciato l’attività ippica relativa in particolare alle corse al trotto: nel corso degli anni recenti, il consolidamento dell’attività ippica, è in crescita e l’ippodromo è attualmente considerato uno dei migliori, del centro Italia, per qualità e potenzialità. Il progetto tuttavia non si limita a potenziare il polo dell’ippica ma mira ad integrarlo con attività ricettive, residenziali e ricreative, congeniali alle caratteristiche ambientali e paesaggistiche del luogo ed, al contempo, con “funzioni centrali” proprie di un ambito urbano ed attrattive ad ampio raggio. Il progetto, con la sua articolazione, disegna una sorta di conchiglia bordata dal fiume e corredata da viali, camminamenti, centri sportivi non ippici, luoghi per le attività ricreative e culturali, da un anfiteatro all’aperto (previsto nel cuore del parco nel punto di miglior impatto ed adagiato sulla pendenza naturale del terreno circostante) da un laghetto esistente all’interno della pista, in posizione scenica, da mettere a completa disposizione del pubblico nell’ambito di una libera fruizione al di fuori degli eventi ippici. Il programma, per essere valido ed attuabile da parte dei cittadini ma anche del pubblico in genere, deve contenere anche una previsione di ospitalità alberghiera, di punti di ristoro e commerciali (boutique) e di adeguate forme e quote di edilizia ricettiva e residenziale perché ne sia garantita, in relazione alla varietà di offerta delle strutture, la vitalità continua, intensa e differenziata nell’arco  giornaliero (mattino, pomeriggio, sera, notte) e nell’alternanza dei giorni feriali e festivi. Si vuole, in sostanza, qualificare ed ottimizzare l’utilizzo di un luogo piacevole anche nei  suoi aspetti naturali che, seppure meritoriamente salvaguardati, non sono adeguatamente “proposti e partecipati” se non limitatamente alle giornate caratterizzate dagli eventi ippici.