RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE A VILLA DI UN EDIFICIO RURALE, VARESE
1984-1986

attività svolte
PROGETTAZIONE PRELIMINARE, DEFINITIVA, ESECUTIVA, DIREZIONE LAVORI

gruppo di lavoro
arch.ti CLAUDIO E CARLO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI CON ALESSANDRO VOLONTERIO
consulenti
strutture ING. PAOLO BESOZZI
acustica ING. SERGIO BUTTIRONI

slp 500 mq

Il tema consiste nella ristrutturazione ad uso residenziale e nel parziale ampliamento di un tipico edificio rurale con pianta ad “l”. In origine il lato lungo e più sottile era utilizzato come abitazione e stalla, il lato corto e largo era destinato al fienile. un basso muro delimitava un cortile compreso all’interno dei due lati. Il progetto ha mantenuto la struttura esistente. Al sedime originario si sono aggiunti alcuni volumi in “aggetto” ed un’ampia zona cantinata esterna alla sagoma. L’esigenza architettonica e funzionale più rilevante riguardava la realizzazione di uno spazio da dedicare alla passione ed alla pratica musicale del committente. Il cuore della casa è costituito da uno spazio acusticamente dimensionato e controllato oltre che perfettamente insonorizzato dove accogliere pianoforte e clavicembalo a coda, un organo a canne concepito a misura di questo luogo, una copiosa biblioteca musicale e scientifica ed, all’occorrenza, piccoli ensemble orchestrali per musica da camera. alle attività musicali si è dedicata la parte di edificio che originariamente ospitava il fienile, in esso si è ricavato uno spazio a doppia altezza e lo si è ulteriormente ampliato con due “volumi aggiunti” destinati ad accogliere l’organo e la biblioteca. Il soggiorno e la zona pranzo entrano a fare parte del volume sonoro. La scala funge da cuscinetto tra i due bracci della “l”, la sua struttura, in acciaio, è sospesa al tetto, i gradini, in legno, conducono fino ad un lucernario che aggiunge luce al grande spazio musicale e da cui si accede ad una piccola terrazza panoramica ricavata tra le falde della copertura. Dalla scala, attraverso una passerella aerea, si accede all’angolo lettura della biblioteca (un soppalco anch’esso partecipe della sala dedicata alla musica). la scala è parte del volume acustico verso cui, il corridoio della zona notte, si affaccia attraverso alcune finestre adeguatamente insonorizzate. Il volume architettonico originario, seppure conservato e riconoscibile, è integrato dai nuovi corpi che gli si sono addizionati per soddisfare le nuove esigenze funzionali e spaziali. La facciata esterna tangente la via pubblica, è dotata di inferiate che proteggono una serie di finestre articolate per dimensioni ed allineamenti. Questa soluzione riprende, seppure con disposizione diversa, l’apparente casualità dei fori preesistenti sulla facciata cui corrispondevano, come nell’attuale progetto, le specifiche necessità d’uso dei locali interni.