VILLA IN ADERENZA A MURO STORICO, COMERIO
1988

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE, DEFINITIVO, ESECUTIVO

gruppo di lavoro
arch.ti CLAUDIO E CARLO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI
consulenti
geologia dott. PIERO ZUCCATO

slp 300 mq

mostre
Metodologie e prassi nelle architetture, Chiostro di Voltorre, Gavirate, 1989

Le caratteristiche paesaggistiche e morfologiche del luogo hanno avuto un ruolo determinante nell’orientamento progettuale. L’area, fortemente scoscesa, si affaccia verso un paesaggio straordinario. nelle acque del lago di Varese, disteso dirimpetto al sito, si specchia gran parte dell’arco occidentale della catena delle Alpi: al centro, maestoso, il Monte Rosa. Alle spalle dell’area preme il nucleo storico del paese delimitato, verso la proprietà, da un opificio della metà del xx secolo ora sede dell’amministrazione comunale. L’area confina a nord ed ovest con la villa Tatti Talacchini il cui parco, i padiglioni ed altre opere eclettiche (pubbliche) sono in corso di restauro da parte del comune di Comerio. Il lato nord-est della proprietà è fortemente caratterizzato dalla presenza di un alto muro in pietra locale che delimita un giardino, terrazzato, belvedere di proprietà pubblica. L’alto muro in sasso si impone quale principale elemento tipologico di riferimento per qualsivoglia nuovo progetto. difatti, il nuovo edificio rifugge dalla gran parte degli elementi tipici della costruzione edile ma si integra col grande, monolitico e simbolico muro lapideo. Le finestre, gli affacci e le terrazze sono esse stesse declinazioni del tema murario: tagli, fori, caverne, bow window. La nuova costruzione si limita ad estendere e, se possibile, potenziare i connotati già esistenti (il grande muro) senza aggiungere nuovi elementi e quindi minimizzando l‘impatto paesaggistico. L’impianto funzionale dell’abitazione si dilata nel giardino, parzialmente rimodellato con alcuni terrazzamenti che includono una piscina integrata con l’orografia e la lapidea matericità del luogo.