RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DELLA SCUOLA MEDIA ENRICO TOTI, COLOGNO MONZESE
1986-1988

committente
COMUNE DI COLOGNO MONZESE

attività svolte
PROGETTO PRELIMINARE, DEFINITIVO, ESECUTIVO

gruppo di lavoro
arch.ti  CARLO e CLAUDIO CASTIGLIONI, CLAUDIO NARDI
consulenti
strutture SICAD ing MARCO LUCCA
impianti tecnologici STUDIO COLOMBO pi SERGIO COLOMBO

slp 800 mq

Si tratta della ristrutturazione ed ampliamento del corpo originario dell’edificio scolastico della frazione di S. Maurizio. Il primo corpo di fabbrica risale agli inizi del XX secolo ed è stato oggetto, negli anni ‘70, di un primo ampliamento, sul lato opposto a quello attuale. Il fabbricato è localizzato ai margini dell’abitato ed affaccia su un’importante asse viario che conduce ad un’area verde pubblica ed al cimitero. In particolare l’importanza della scuola deriva dalla posizione baricentrica rispetto al sistema urbano. Il progetto, facendo propri i suggerimenti contenuti nella legisla-zione edilizia scolastica, ha previsto la realizzazione di spazi, sia all’aperto, sia al chiuso, a disposizione della comunità locale oltre che delle attività educative. La destinazione di parte delle nuove aule ad attività didattiche di gruppo e scientifiche ha favorito l’ipotesi di aprire questa parte della scuola alle iniziative della Comunità locale. In particolare: le nuove aule sono state collocate in aderenza al piano più alto (2°p) dell’edificio esistente, in questo modo si è ottenuto un ampio porticato coperto che, a partire dalla quota del giardino scende con gradoni fino al livello del seminterrato ottenendo un ampio anfiteatro coperto e la fruibilità di alcuni locali seminterrati altrimenti inutilizzabili; le aule del primo piano sono state unificate realizzando un’ampia arcata nella muratura divisoria in mattoni , in questo modo si è ottenuta una sala conferenze per 70-80 persone ulteriormente divisibile con l’ausilio di una parete scorrevole. L’architettura delle nuove aule realizzate “a ponte” sopra il porticato, è caratterizzata da ampi pannelli trasparenti od opachi interposti a “setti” in calcestruzzo armato. Un’ulteriore quinta in c.a., dietro la quale si trova la scala di emergenza, avvolge un secondo lato dell’edificio pre-esistente. Il rapporto architettonico tra le nuove opere e le preesistenti  risulta particolarmente  equilibrato.